Carlo Cocchi torna in libreria con “Aspettando la morte” un libro filosofico che riflette sulla morte non solo fisica ma anche sociale, ovvero quella dell’umanità, che è succube di governanti e politici poco attenti agli interessi della comunità. Il piccolo volume con le sue 88 pagine è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edzioni (e-book disponibile).
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato nel lontano 1933, a Comeana ,frazione del comune di Carmignano, da madre contadina e Padre scalpellino, 5° figlio, licenza elementare come titolo di studio, a 13 anni già attivo, come lavoratore tessile in quel di Prato. Scrittorie?!?! Da quando ho iniziato la scuola, dove nella congiunzione dei monosillabi e le letture iniziali, tutti diventiamo scrittori. Così è iniziato il mio scrivere. Dal diario scolastico, finché, i miei occhi riusciranno a selezionare i tasti del computer e a far scorrere la penna su un foglio di carta. Desidero essere scrittore della mia vita, tracciando la mia storia, e questa non è arroganza, credo.
Carlo Cocchi è l'autore di “Famiglia, scuola, sport”, un libro di 82 pagine edito dalla BookSprint Edizioni che fornisce, ai lettori più tecnologici, anche la versione ebook. Oltre ad essere autore della sua prima opera scritta, Carlo Cocchi è soprattutto uomo di grande tenacia, padre di quattro figli e nonno di ben otto nipoti. Cresciuto nella modestia di una numerosa famiglia, da autodidatta si avvicina alla conoscenza delle cose, incuriosito in particolare dall'aspetto introspettivo di alcune correnti filosofiche.